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Volontariato in Kenya: intervista a Martina

Sogni di fare un’esperienza di volontariato in Kenya? Allora ascolta questa testimonianza e leggi tutti i consigli di Martina!

In questo articolo, abbiamo avuto il piacere di intervistare Martina, una ragazza italiana che ha deciso di dedicare alcuni mesi della sua vita al volontariato in Kenya. Martina ci racconterà quindi la sua esperienza, dalle motivazioni che l’hanno portata a partire, fino ai dettagli pratici e alle sfide che sta affrontando.

Il Kenya infatti è un paese straordinario, ricco di bellezze naturali e umane che lo rendono una delle destinazioni più affascinanti dell’Africa, in grado di arricchire l’anima e lasciare ricordi indelebili.

Ciao Martina! Raccontaci dove stai facendo volontariato in Kenya

Volontariato in Kenya intervista a Martina

Ciao! Mi trovo a Nakuru, una città situata nella Rift Valley, in Kenya. Sono qui come volontaria presso un’organizzazione locale che si occupa di supportare bambini orfani e vulnerabili. Il mio lavoro principale è quindi quello di affiancare gli insegnanti nella scuola e organizzare attività ludico-educative per i bambini.

Come hai trovato questa opportunità?

Ho scoperto questa opportunità su una piattaforma online chiamata Workaway. Dopo aver fatto ricerche approfondite sulle recensioni e sui progetti disponibili, ho trovato questa organizzazione che rispecchiava i miei valori e i miei obiettivi. La piattaforma è stata molto utile per mettermi in contatto diretto con loro e per organizzare tutti i dettagli.

Da quanto tempo stai facendo volontariato in Kenya e quanto ti fermerai?

Sono qui da circa due mesi e prevedo di restare ancora un mese. In totale, il mio periodo di volontariato sarà di tre mesi.

Come ti mantieni durante questo periodo?

Prima di partire, ho risparmiato abbastanza per coprire le spese del volo e del viaggio. L’organizzazione locale mi fornisce però vitto e alloggio in cambio del mio lavoro, quindi le mie spese principali sono i trasporti e alcune necessità personali.

Parlando di sicurezza, come ti senti a fare volontariato in Kenya?

Mi sento abbastanza sicura. Ovviamente, seguo sempre le linee guida dell’organizzazione e cerco di non espormi a situazioni rischiose. Nakuru è poi una città tranquilla rispetto ad altre zone più affollate come Nairobi.

Ci sono altri volontari come te?

Sì, ci sono altri volontari provenienti da diversi paesi. Al momento siamo un gruppo di cinque persone: due ragazze dalla Germania, un ragazzo dal Canada e una ragazza dall’Australia. Lavorare insieme è molto stimolante, ci scambiamo idee e metodi per rendere le attività più coinvolgenti per i bambini.

Quali attività svolgi quotidianamente?

Le mie giornate iniziano presto. La mattina aiuto gli insegnanti in classe, soprattutto con le lezioni di inglese e matematica. Nel pomeriggio, organizziamo invece attività artistiche, sportive e momenti di gioco. Il fine settimana ce l’ho libero e posso o scegliere di stare con i bambini oppure dedicarmi del tempo per me.

Pensi di fare un giro una volta concluso il tuo periodo di volontariato in Kenya?

Volontariato in Kenya intervista a Martina

Assolutamente sì! Ho già pianificato un breve viaggio. Voglio visitare il Maasai Mara per un safari, il Lago Naivasha per fare una gita in barca e rilassarmi qualche giorno sulla costa, a Diani Beach. Sarà un modo per concludere questa esperienza in bellezza.

Scopri i migliori 6 safari da fare in Kenya in questo articolo dedicato!

Cosa stai imparando a livello umano da questa esperienza?

Sto imparando tantissimo. Prima di tutto, a essere più paziente e flessibile. Lavorare con i bambini qui mi ha insegnato a guardare il mondo con occhi diversi, apprezzando le piccole cose e superando i pregiudizi. Ho capito anche quanto sia importante la solidarietà e il lavoro di squadra, sia con i bambini che con gli altri volontari.

Consiglieresti questa esperienza a chi ci sta leggendo?

Senza dubbio! Fare volontariato in un paese come il Kenya è un’opportunità unica per crescere, non solo come persona ma anche come cittadino del mondo. Consiglio a chiunque voglia intraprendere questa strada di prepararsi bene, informarsi sull’assicurazione, sui vaccini e sulle piattaforme giuste e partire con mente e cuore aperti.

Cos’hai portato dietro con te?

Uno degli aspetti più importanti da considerare prima di partire è cosa mettere in valigia. Per il Kenya, consiglio di portare abbigliamento leggero ma adeguato, come pantaloni lunghi e maglie a maniche lunghe per proteggersi dalle zanzare. Da non dimenticare poi delle scarpe comode per camminare, dei sandali da usare quando c’è fango e una giacca leggera per le serate più fresche.

Vuoi sapere quali sono gli indispensabili da portare in valigia in un viaggio? Leggi questo articolo allora!

Come ti sei preparata da un punto di vista sanitario?

Prima di partire, è importantissimo consultare il proprio medico o il centro vaccinale della propria regione per sapere quali vaccini sono raccomandati o obbligatori anche sulla base della propria situazione personale. Oltre a questo è cruciale stipulare un’assicurazione medica che protegga in caso di problemi.

Io ho fatto la Cap Volontario di Chapka e devo dire che per ora mi sto trovando benissimo, ho la reperibilità h24 e sette giorni su sette e questo mi fa stare serena.

Martina è in conclusione un esempio di come il volontariato possa cambiare la vita, non solo a chi riceve aiuto, ma anche a chi lo offre. Il suo entusiasmo e la sua dedizione ci ispirano a guardare oltre i confini e ad abbracciare nuove sfide. Grazie Martina, e buon proseguimento del tuo viaggio!

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