Cosa vedere in Namibia: safari, deserti e villaggi locali
0| Aggiornato il 18 Giugno 2025
Scopri cosa vedere in Namibia, quanti giorni dedicarle, come spostarti e tanto altro, e rendi questo viaggio un’esperienza indimenticabile!
La Namibia è una delle destinazioni più affascinanti dell’Africa, un paese che sorprende con la sua varietà di paesaggi, la fauna selvatica e le culture ancestrali. Se quindi ti stai chiedendo cosa vedere in Namibia, sei nel posto giusto: in questo articolo scoprirai le meraviglie naturali e culturali del Paese, il periodo migliore per partire, come organizzare gli spostamenti e quanti giorni servono per vivere al meglio il viaggio.
Il deserto del Namib e Sossusvlei

Uno dei luoghi più iconici della Namibia è senza dubbio il deserto del Namib. Qui, le famose dune rosse di Sossusvlei dominano l’orizzonte con la loro imponenza e bellezza surreale. Dune 45, è poi tra le più fotografate, ed è perfetta da scalare all’alba, quando il sole colora la sabbia di tonalità infuocate.
Ma il vero spettacolo si trova a Deadvlei, una distesa di argilla bianca caratterizzata da alberi fossili anneriti dal sole e da secoli di siccità. Il contrasto tra il suolo chiaro, i tronchi neri e il cielo blu crea una delle immagini più memorabili della Namibia. È un paesaggio che sembra uscito da un sogno, o da un altro pianeta.
Cosa vedere in Namibia: Etosha National Park

L’Etosha National Park è il cuore pulsante della fauna africana in Namibia. Con la sua vasta pianura salina, chiamata “Etosha Pan”, e numerose pozze d’acqua, il parco attira ogni giorno centinaia di animali. Durante la stagione secca, è poi possibile vedere elefanti, rinoceronti, leoni, leopardi, giraffe e tantissime antilopi, spesso nello stesso punto.
Il bello di Etosha è che si può visitare anche in self drive: basta fermarsi nei pressi delle pozze e aspettare, gli animali arriveranno. È un’esperienza emozionante, immersiva e unica, che avvicina ogni viaggiatore alla vera essenza dell’Africa selvaggia.
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Skeleton Coast

La Skeleton Coast è uno dei tratti più affascinanti e misteriosi della costa atlantica africana. Il suo nome deriva dai numerosi relitti di navi che si sono arenate qui, vittime della nebbia fitta e delle forti correnti oceaniche, per questo è un luogo dal fascino cupo ma potentissimo, dove il deserto incontra l’oceano in un paesaggio quasi apocalittico.
Una delle tappe imperdibili lungo questa costa è poi Cape Cross, dove si trova una delle colonie di otarie più grandi al mondo. Migliaia di esemplari si radunano sulle spiagge, creando un’atmosfera vivace e rumorosa.
Cosa vedere in Namibia: Fish River Canyon

Nel sud del paese si trova il Fish River Canyon, il secondo canyon più grande al mondo dopo il Grand Canyon, è lungo circa 160 chilometri e profondo fino a 550 metri. Le viste panoramiche dal bordo del canyon sono poi spettacolari, soprattutto all’alba o al tramonto, quando la luce scolpisce le rocce in infinite sfumature.
Inoltre se lo desideri, c’è la possibilità di intraprendere un trekking di più giorni all’interno del canyon, ma è necessario un buon allenamento e una pianificazione attenta. Anche solo una sosta panoramica però basterà per capire l’immensità di questo luogo.
Damaraland e il popolo Himba

La Damaraland è una regione meno conosciuta ma altrettanto affascinante. Qui il paesaggio si fa più aspro, roccioso, punteggiato da massi rossi e alberi solitari. È una delle zone dove si possono avvistare gli elefanti del deserto, adattatisi a vivere in ambienti estremamente aridi.
Un’altra esperienza profonda è l’incontro con il popolo Himba, una delle tribù più riconoscibili della Namibia, noti per la loro pelle colorata di ocra e per le acconciature elaborate. Visitare un villaggio Himba con una guida locale ti permetterà di entrare in contatto con una cultura ancestrale, che ancora oggi conserva rituali e tradizioni millenarie.
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Quando andare in Namibia
Il periodo migliore per visitare la Namibia è la stagione secca, da maggio a ottobre. In questi mesi il clima è più mite, le piogge assenti, e la fauna più facile da avvistare intorno alle pozze d’acqua. Inoltre, le strade, molte delle quali sterrate, sono in condizioni migliori e l’aria è limpida, perfetta per fotografare cieli tersi e paesaggi infiniti.
La stagione delle piogge invece, da novembre ad aprile, può rendere alcuni percorsi più difficili, ma regala anche un paesaggio più verde e rigoglioso. È un periodo meno turistico, quindi ideale per chi cerca silenzio e solitudine, ma occorre prepararsi a qualche imprevisto.
Come muoversi in Namibia

La Namibia è una delle destinazioni più amate per i viaggi in self drive. Le strade principali sono ben mantenute, e con un veicolo 4×4 si possono raggiungere anche le zone più remote. Molti viaggiatori optano per il noleggio di auto con tenda da tetto, così da vivere il viaggio in totale libertà, dormendo nei numerosi campeggi attrezzati (spesso immersi nella natura).
Guidare in Namibia richiede però attenzione: molte strade sono sterrate e le distanze tra una tappa e l’altra possono essere lunghe. Oltre a questo è necessario essere in possesso di patente Internazionale oppure della Patente italiana, con traduzione in inglese, autenticata da Ambasciata/Consolato. Ad ogni modo è consigliabile alternarsi alla guida e viaggiare sempre con una buona scorta d’acqua, benzina e cibo.
In alternativa se preferisci non guidare puoi affidarti a tour organizzati con guida, disponibili sia in piccoli gruppi sia in forma privata.
Per informazioni sulla mobilità, la sicurezza e tanto altro, ti rimandiamo al sito di Viaggiare Sicuri.
Quanti giorni dedicare alla Namibia
Per scoprire la Namibia senza correre, l’ideale è avere almeno due settimane. Con 14 giorni a disposizione si riesce a coprire le tappe principali: Windhoek, Sossusvlei, Swakopmund e la Skeleton Coast, Damaraland, Etosha e magari anche Fish River Canyon o il Caprivi. In questo modo si mantiene un buon equilibrio tra esplorazione e relax.
Con una sola settimana, il consiglio è concentrarsi su due o tre aree principali: ad esempio, il deserto del Namib e Etosha. Meglio evitare di voler vedere troppo in poco tempo: le distanze sono ampie, e ogni zona merita il suo tempo.
L’importanza dell’assicurazione di viaggio
Viaggiare in Namibia significa spesso trovarsi in luoghi remoti, lontani da ospedali o strutture sanitarie. Per questo è fondamentale partire con un’assicurazione di viaggio completa. In caso di emergenza medica, incidente o necessità di rimpatrio, avere una copertura adeguata saprà fare davvero la differenza.
Una delle assicurazioni più apprezzate da questo punto di vista è la Cap Assistenza di Chapka. Questa polizza copre le spese mediche, offre assistenza in italiano 24h su 24, e tantissimo altro.
In conclusione la Namibia è una terra che sorprende e affascina, perché è capace di regalare emozioni autentiche a ogni viaggiatore. Dai paesaggi lunari del deserto del Namib alla potenza della fauna selvatica dell’Etosha, passando per le coste nebbiose e le culture millenarie, ora conosci cosa vedere in Namibia.
Questo paese non è quindi solo una destinazione: è un’esperienza che ti rimane dentro, un viaggio che cambia il modo in cui guardi il mondo.
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