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Come lavorare in Giappone: tanti consigli e suggerimenti

Sogni di trasferirti nel paese del Sol di Levante? Allora non perderti questo articolo su come lavorare in Giappone!

Se desideri trasferirti in Giappone per lavoro, sappi che il processo richiede un po’ di pianificazione, ma non temere perchè ogni sforzo sarà ripagato vista l’incredibile possibilità di vivere in questo paese. Questo articolo ti fornirà quindi tutte le informazioni chiave per capire come funziona il sistema dei visti, come trovare un’occupazione, quali sono le opportunità se parli giapponese o solo inglese, come cercare casa e tanto altro.

Come lavorare in Giappone

Per trovare lavoro ci sono diverse opportunità, puoi sfruttare gli annunci online prima di partire, per esempio i più utili sono: GaijinPot Jobs, Career Cross, Daijob.

Oppure puoi provare con Hello Work: un servizio messo a disposizione dal Ministero del Lavoro, che ha proprio lo scopo di aiutare le persone in cerca di un impiego, sia giapponesi che di altre nazionalità.

Ma ovviamente iniziare con un visto turistico di 3+3 mesi è una strategia intelligente per prendere confidenza con il Giappone e valutare se è il luogo giusto per te. Questo tipo di visto ti darà infatti il tempo necessario per esplorare il Paese, comprendere meglio la cultura locale e sondare il mercato del lavoro senza fretta.

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Tieni presente però che durante questo periodo, lavorare è assolutamente illegale, le autorità giapponesi sono molto severe in merito. Se scoperti, i rischi includono pesanti sanzioni, espulsione immediata dal Paese e il divieto di rientrare per un lungo periodo. Perciò, il consiglio è di utilizzare questo periodo turistico per stringere contatti, imparare la lingua, e fare networking, in modo da poter ottenere un lavoro legale e il relativo visto lavorativo in seguito.

La questione del visto e lo sponsor aziendale

Per lavorare in Giappone legalmente quindi avrai bisogno di un visto di lavoro, e qui entra in gioco lo “sponsor”, ovvero l’azienda che ti assume. Non puoi ottenere infatti un visto lavorativo autonomamente senza un contratto con un datore di lavoro giapponese o internazionale con sede nel Paese. Il processo inizia quindi trovando un’azienda che sia disposta a sponsorizzarti. Il tuo datore di lavoro dovrà per questo presentare una richiesta di certificato di idoneità (Certificate of Eligibility, COE) alle autorità giapponesi per conto tuo. Una volta approvato, ti verrà rilasciato il COE, che ti permetterà di richiedere il visto al consolato giapponese nel tuo Paese di residenza.

I visti di lavoro in Giappone possono poi variare in durata: normalmente vengono rilasciati per uno, due, tre o cinque anni e deve essere rinnovato prima della scadenza. Per farlo, il tuo datore di lavoro dovrà confermare che continuerai a lavorare con loro.

L’importanza della lingua: giapponese o inglese?

Conoscere la lingua giapponese apre molte più porte nel mercato del lavoro locale. Le opportunità lavorative si ampliano ovviamente di molto se hai una buona padronanza della lingua, poiché la maggior parte delle aziende richiede almeno un livello base di giapponese per poter interagire con colleghi e clienti. In molti settori, come IT, ingegneria o insegnamento, avere un livello di lingua avanzato (N2 o N1 del JLPT, Japanese Language Proficiency Test) sarà un grande vantaggio.

Detto questo, se non parli giapponese ma conosci bene l’inglese, non tutto è perduto. Il Giappone infatti ospita molte aziende internazionali, specialmente a Tokyo, Osaka e Yokohama, che cercano personale madrelingua inglese o con un alto livello di competenza. Posizioni nell’educazione, soprattutto come insegnante di inglese, oppure in settori come il marketing digitale, la tecnologia o la consulenza aziendale, possono essere disponibili per chi parla inglese. Ma al di là del lavoro, imparare un po’ di giapponese sarà utile per integrarti meglio nella vita quotidiana e per espandere le tue opportunità lavorative e relazionali.

Serve una laurea per lavorare in Giappone?

Non necessariamente. La laurea è richiesta in molti settori, ma ci sono diverse opportunità di lavoro in Giappone anche per chi non possiede un titolo universitario, soprattutto se hai competenze linguistiche o professionali specifiche.

Infatti per posizioni qualificate in settori come la ricerca scientifica, l’ingegneria o la salute, richiedono non solo una laurea, ma anche esperienza professionale. Molte aziende giapponesi tendono a dare la priorità ai candidati con titoli accademici e competenze tecniche, soprattutto in ruoli manageriali o che richiedono una specializzazione avanzata.

Al contrario per alcuni settori come l’insegnamento dell’inglese, nel campo del marketing, della ristorazione e tanto altro, non serve.

Come trovare casa in Giappone

Trovare una casa in Giappone può essere una delle sfide più complesse del trasferimento, soprattutto se non parli la lingua e non hai un garante giapponese. La maggior parte degli affitti infatti richiede un garante locale, spesso un’azienda o una persona residente in Giappone, che si assuma la responsabilità finanziaria nel caso tu non possa pagare l’affitto.

Ci sono poi diversi modi per cercare casa. Puoi affidarti ad agenzie immobiliari, molte delle quali offrono servizi per stranieri e siti web in inglese, come real estate Japan, oppure optare per soluzioni temporanee, come gli appartamenti condivisi o i residence per stranieri, particolarmente popolari nelle grandi città. Queste opzioni possono essere un buon punto di partenza, specialmente se non sei ancora sicuro di quanto tempo resterai. Ricorda infine che gli affitti in Giappone richiedono spesso pagamenti extra, come il “reikin” (denaro regalo al proprietario), una caparra e il pagamento delle spese di agenzia.

Le differenze culturali: adattarsi alla vita in Giappone

Trasferirsi in Giappone comunque non sarà facile fin da subito, uno dei principali ostacoli infatti è l’adattamento alla cultura lavorativa locale, molto diversa da quella occidentale. Il concetto infatti di “lavoro di gruppo” è estremamente importante, e spesso si dà priorità all’armonia del team rispetto alla singola opinione individuale. Aspettati di fare straordinari, poiché le lunghe ore di lavoro sono una norma in molte aziende, anche se negli ultimi anni si sta cercando di ridurre questo fenomeno. L’etichetta sul posto di lavoro è poi rigida: si presta grande attenzione alla gerarchia e al rispetto dei superiori.

Anche al di fuori del contesto lavorativo, il Giappone ha regole sociali ben precise. Il rispetto per l’ordine e la pulizia è onnipresente, così come l’importanza della puntualità. Ciò detto, il Giappone è anche un Paese incredibilmente sicuro e ben organizzato, con una rete di trasporti pubblici tra le migliori al mondo, un’attenzione meticolosa alla qualità del servizio e un livello di innovazione tecnologica che non smette mai di stupire.

Scopri altre usanze giapponesi in questo articolo!

I pro di lavorare in Giappone

Nonostante le differenze culturali, vivere e lavorare in Giappone ha innumerevoli vantaggi. In primo luogo, è un’esperienza unica che ti permetterà di crescere sia professionalmente che personalmente. Il Giappone è noto per la sua stabilità economica e per la qualità della vita, con una sanità eccellente e infrastrutture moderne.

Se ami l’arte, la cultura o la storia, il Giappone ha un’infinità di meraviglie da offrire, dai templi tradizionali alle città ultramoderne. Il cibo è un altro grande punto a favore: dal sushi autentico ai piatti della cucina locale, l’esperienza gastronomica in Giappone è unica. Anche la bellezza naturale, con i suoi paesaggi mozzafiato come il Monte Fuji e le stagioni ben definite, renderà la tua permanenza indimenticabile.

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In conclusione lavorare in Giappone richiede una preparazione accurata e una certa flessibilità, ma è assolutamente possibile. Che tu conosca il giapponese o parli solo inglese, con la giusta determinazione e le informazioni giuste, potrai trovare l’opportunità che fa per te. Assicurati di prepararti bene per il processo del visto, di cercare casa con pazienza e di essere pronto ad adattarti a una cultura molto diversa, ma altrettanto affascinante.

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