1. Principale
  2. La mia vita da viaggiatore
  3. Cultura di viaggio
Il blog di viaggio di Chapka

Viaggio in Mongolia: tra steppe, deserti e tradizioni

Scopri come organizzare al meglio un viaggio in Mongolia, a partire dal periodo, le tappe da fare, quanti giorni dedicargli e cosa aspettarsi!

Un viaggio in Mongolia non è un semplice spostamento geografico, ma un vero e proprio salto indietro nel tempo, fatto di silenzi, cieli che sembrano non finire mai e tradizioni che resistono da millenni. Con la densità di popolazione più bassa al mondo, questa terra affascina proprio per la sua essenza selvaggia e incontaminata, dove l’uomo si fonde con la natura e vive ancora al ritmo delle stagioni.

Tra deserti, montagne e praterie sconfinate, la Mongolia esercita un fascino irresistibile verso chi preferisce scoprire luoghi autentici e lontani dalle rotte più battute.

Scopriamo più nel dettaglio quindi come organizzare un viaggio in Mongolia!

Viaggio in Mongolia: quando andare

Il clima della Mongolia è tra i più estremi al mondo e determina in gran parte l’esperienza del viaggio. Gli inverni sono lunghissimi e rigidissimi, con temperature che scendono ben sotto lo zero, mentre le estati, pur brevi, regalano cieli limpidi e giornate calde e piacevoli. Il momento ideale per partire è quindi l’estate, da giugno a settembre, quando le steppe si colorano di verde e i sentieri diventano percorribili. È proprio in questi mesi che si può assistere al celebre Naadam Festival, la festa nazionale che celebra l’identità nomade attraverso gare di lotta, tiro con l’arco e corse di cavalli.

La primavera e l’autunno, seppur suggestivi, sono però periodi più instabili: la prima porta con sé venti forti e improvvisi sbalzi di temperatura, mentre la seconda regala scenari spettacolari con colori intensi che avvolgono le valli, ma lascia anche presagire l’arrivo del freddo. In inverno, invece, la Mongolia si trasforma in una terra dura e inaccessibile, con paesaggi mozzafiato ma condizioni estreme.

mongolia clima

Quanti giorni dedicare ad un viaggio in Mongolia

La Mongolia è un paese immenso e i suoi paesaggi non si lasciano conquistare in fretta. L’ideale è dedicare almeno due settimane a questa destinazione, così da avere il tempo di alternare le steppe verdi della regione centrale ai deserti del sud, come quello del Gobi, senza tralasciare incontri autentici con le famiglie nomadi.

Anche un soggiorno più lungo, di tre settimane o più, può essere la scelta giusta per chi vuole scoprire ancora di più il paese e immergersi davvero nella cultura locale. In alternativa, con soli 10 giorni, consigliamo di concentrarsi solo su una porzione limitata del paese, per evitare di inserire tragitti troppo lunghi che andrebbero a penalizzare il viaggio. 

Leggi anche cosa e come organizzare un viaggio in Cina!

Come spostarsi in Mongolia

Muoversi in Mongolia è un’avventura nell’avventura. Le strade asfaltate sono poche e spesso lasciano spazio a piste sterrate che si perdono tra steppe e montagne. È per questo che il modo migliore è quello di affidarsi a un autista locale con un fuoristrada, l’unico modo per raggiungere aree remote senza il rischio di perdersi.

Chi preferisce viaggiare in autonomia invece deve mettere in conto che i collegamenti pubblici sono estremamente limitati. Autobus e minivan collegano alcune città principali, ma per vivere davvero l’essenza della Mongolia serve la libertà di fermarsi lungo la strada, dormire in una yurta o raggiungere luoghi isolati.

Viaggio in autonomia o organizzato

Decidere se affrontare la Mongolia da soli o attraverso un viaggio organizzato dipende molto dall’approccio che si vuole avere. Un itinerario fai da te è possibile, ma richiede spirito di adattamento e una buona capacità di gestire imprevisti, dalla mancanza di connessione internet alle lunghe ore di viaggio in aree totalmente disabitate, con la consapevolezza di non poter comunicare con le persone.

Optare per un tour organizzato, invece, che può quindi voler dire affidarsi ad un driver e ad una guida locale sempre con sé, garantisce maggiore serenità e permette di affidarsi a persone che conoscono perfettamente il territorio, scoprendo così le usanze e conoscendo le famiglie nomadi.

Cosa vedere in Mongolia

Le meraviglie della Mongolia sono tante e diverse tra loro. La capitale, Ulaanbaatar, è spesso il punto di partenza, con i suoi monasteri buddhisti e il contrasto tra modernità e tradizione. Da qui ci si può spingere verso il deserto del Gobi, verso le steppe del centro, o più a nord dove si trovano laghi alpini e foreste.

Se ami i viaggi insoliti e nel continente asiatico, ecco come strutturare un viaggio lungo la via della Seta!

Il Deserto del Gobi

Il Gobi non è solo sabbia e dune, ma un ecosistema variegato che alterna paesaggi aridi a gole scavate nella roccia. Qui si trovano le Flaming Cliffs di Bayanzag, famose per i ritrovamenti di fossili di dinosauro, e le dune di Khongoryn Els, che al tramonto assumono sfumature spettacolari.

Le steppe del centro

Le immense steppe del centro della Mongolia rappresentano forse l’immagine più autentica e iconica di questo paese. Qui lo sguardo si perde in un orizzonte infinito, è una terra di silenzi e spazi sconfinati, interrotti soltanto dal galoppo di un cavallo o dal passaggio lento delle greggi dei pastori nomadi.

Questa parte del paese è infatti la culla della vita tradizionale mongola, e dove si potrà provare l’esperienza di dormire in una yurta o fare un’escursione a cavallo.

I Monti Altai

All’estremità occidentale della Mongolia si innalzano i Monti Altai, un’area di bellezza selvaggia fatta di vette innevate, ghiacciai e laghi alpini. Qui vivono comunità di cacciatori con l’aquila, una tradizione antichissima che continua a sopravvivere grazie alla trasmissione di padre in figlio. Partecipare o assistere a queste pratiche è un privilegio che avvicina alle radici più profonde della cultura mongola.

Il Lago Khövsgöl

Spesso chiamato la “perla blu della Mongolia”, il Lago Khövsgöl è uno dei laghi più grandi e profondi del paese. Circondato da foreste di conifere, ospita una biodiversità straordinaria e offre paesaggi che ricordano le atmosfere della Siberia. Qui è possibile fare trekking, escursioni a cavallo e crociere in barca, ma anche incontrare gli Tsaatan, un popolo di allevatori di renne che vive nelle regioni settentrionali.

Ulan Bator

La capitale, Ulan Bator, è un mix affascinante di contrasti. Grattacieli moderni convivono con mercati tradizionali, mentre il Monastero di Gandantegchinlen rimane il cuore spirituale della città, con la sua imponente statua dorata di Migjid Janraisig che attira pellegrini da tutto il paese. È una tappa imprescindibile per comprendere il legame tra spiritualità buddhista e vita quotidiana.

Esperienze da vivere in un viaggio in Mongolia

Yurta

Oltre ai luoghi, la vera essenza di un viaggio in Mongolia si scopre nelle esperienze. Dormire in una yurta, la tipica tenda circolare dei nomadi, significa condividere momenti autentici con chi vive ancora di pastorizia e ospitalità. Assaggiare il cibo locale, fatto di carne, latte fermentato e piatti semplici ma sostanziosi, permette di comprendere quanto la cucina sia strettamente legata alle condizioni climatiche e allo stile di vita itinerante.

In un viaggio in Mongolia non dimenticare poi di assistere a danze e canti tradizionali, agli spettacoli di throat singing o montare a cavallo nelle infinite steppe, proprio come fanno i mongoli da secoli. Ogni giornata diventerà così un’occasione per immergersi in una cultura che ha saputo conservare intatta la propria identità, lontano dalle influenze della globalizzazione.

Proprio perché è una meta così particolare, è importante partire con la giusta preparazione. Tra strade sterrate, lunghe distanze e servizi medici non sempre accessibili, è fondamentale avere un’assicurazione completa che copra eventuali imprevisti. Soluzioni come la Cap Assistenza di Chapka, offrono la tranquillità necessaria per vivere un viaggio in Mongolia con la sicurezza di poter affrontare qualsiasi evenienza.

In conclusione un viaggio in Mongolia è un’esperienza che va oltre il turismo classico, è un paese che chiede tempo, disponibilità e spirito di avventura, ma che sa ricompensare con emozioni pure e irripetibili. 

Rate this post

0 commento

lascia un commento