6 tra le più belle isole dell’Indonesia da visitare
0| Aggiornato il 12 Settembre 2025
Vuoi organizzare un viaggio nelle terra degli Dei ma non sai quali isole dell’Indonesia scegliere? Leggi questo articolo e chiarisciti ogni dubbio!
L’Indonesia è un paese che accende l’immaginazione: un arcipelago di oltre 17.000 isole che si estende tra Asia e Oceania, dove la natura esplode in ogni sua forma, la cultura cambia da un’isola all’altra e l’avventura si fonde con la spiritualità.
Viaggiare in Indonesia significa infatti passare da spiagge bianchissime a vulcani attivi, da templi millenari a foreste tropicali, da mercati locali profumati di spezie a fondali marini tra i più belli del mondo. In questo scenario così ricco e variegato, scegliere quindi quali isole visitare può sembrare una sfida. Con questo articolo però ti accompagneremo in un viaggio tra le più belle isole dell’Indonesia, raccontandoti cosa aspettarti, cosa vedere, quando andare e quanto tempo dedicare a ognuna.
Isole dell’Indonesia: Bali

Bali è spesso la prima porta d’accesso all’Indonesia, e per molti anche la più amata. Qui il sacro e il quotidiano si mescolano in ogni angolo: piccoli altari decorati di fiori spuntano ovunque, il profumo d’incenso accompagna la vita quotidiana, e i sorrisi della gente sembrano custodire un’antica saggezza. Ubud, nel cuore dell’isola, è un concentrato di cultura, arte e natura: le risaie terrazzate sembrano onde verdi che danzano sulle colline, mentre intorno si trovano templi suggestivi e cascate immerse nella giungla.
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La costa sud offre poi un volto più dinamico, tra surfisti che cavalcano le onde di Uluwatu e Canggu, tramonti infuocati, beach club e locali alla moda. Per chi ama la natura più selvaggia invece, il nord e l’est dell’isola riservano spiagge meno turistiche, fondali interessanti per lo snorkeling e la possibilità di salire sul monte Batur, per un’escursione all’alba indimenticabile.
Bali è inoltre perfetta per un viaggio che unisce relax e scoperta, cultura e benessere. Il periodo migliore va da maggio a settembre come per tutto il resto del paese, quando le giornate sono soleggiate e l’umidità è più bassa. Dedicale almeno una settimana, ma se hai tempo merita decisamente di più, così da esplorarla con calma, spostandoti tra risaie, villaggi, spiagge e montagne.
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Java, l’anima vulcanica e spirituale dell’Indonesia

Java è l’isola più popolosa e culturalmente vibrante dell’Indonesia, un luogo che mescola città moderne, antiche tradizioni, paesaggi mozzafiato e una forte energia spirituale. È qui che si trovano alcuni dei templi più importanti del Paese, come il maestoso Borobudur e il mistico Prambanan, testimonianze di una storia ricca e stratificata.
Il cuore pulsante dell’isola è poi Yogyakarta, città vivace e creativa, dove la cultura giavanese si respira nei mercati, nelle danze tradizionali e nei laboratori artigianali. Ma è la natura a sorprendere più di tutto: il monte Bromo, con la sua caldera che si colora di rosa all’alba, regala emozioni difficili da dimenticare, mentre il cratere del Kawah Ijen, con il suo lago acido e le fiamme blu che danzano nella notte, è uno spettacolo tanto surreale quanto affascinante.
Visitare Java richiede quindi un po’ più di tempo e organizzazione, ma ogni tappa ripaga con esperienze intense e autentiche. Un itinerario di 8-9 giorni ti permetterà quindi di unire cultura, trekking e paesaggi unici.
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Isole dell’Indonesia: Lombok

Appena ad est di Bali si trova Lombok, un’isola ancora poco turistica rispetto alla sua celebre vicina, ma con un’anima selvaggia e pura, che conquista chi cerca autenticità. Le spiagge del sud, come quelle intorno a Kuta, sono ampie, ventose e perfette per chi ama il surf o semplicemente la bellezza non contaminata.
Il nord dell’isola ospita invece il maestoso monte Rinjani, il secondo vulcano più alto dell’Indonesia, la cui ascesa è impegnativa ma ricompensata da panorami spettacolari sul lago di cratere. Intorno, villaggi tradizionali e risaie si alternano a foreste lussureggianti.
Lombok è poi ideale se desideri fuggire dalla folla e vivere un’Indonesia più autentica. Il periodo migliore per visitarla è tra giugno e settembre, e l’isola può essere esplorata in 4-5 giorni. È anche un ottimo punto di partenza per visitare le isole Gili, rendendo il combinato con Bali un classico perfetto se hai due settimane a disposizione.
Le Isole Gili, il sogno tropicale

Tre isole minuscole ma piene di fascino emergono dalle acque turchesi tra Bali e Lombok: Gili Trawangan, Gili Air e Gili Meno. Senza auto né scooter, dove ci si sposta solo a piedi o in bici, le Gili offrono un’atmosfera rilassata e paradisiaca. Ogni isola ha una sua anima: Gili Trawangan è più vivace e frequentata da giovani viaggiatori, Gili Meno è la più tranquilla e romantica, mentre Gili Air rappresenta un perfetto equilibrio tra le due.
I fondali intorno alle Gili sono poi famosi per la loro bellezza: nuotare con le tartarughe, fare immersioni tra i coralli o semplicemente rilassarsi su spiagge bianchissime è l’essenza del tempo qui. Come giorni ti suggeriamo 3-4 ma se vuoi staccare completamente, puoi fermarti anche una settimana.
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Isole dell’Indonesia: Flores e Komodo
Spostandosi verso est, si entra in una dimensione ancora più remota e selvaggia. L’isola di Flores è una gemma nascosta, base perfetta per esplorare il Parco Nazionale di Komodo, famoso per ospitare i leggendari draghi, le lucertole più grandi del mondo. Ma Komodo è anche un paradiso per le immersioni, con una biodiversità marina impressionante.
Navigare tra le isole del parco infatti, scalare il promontorio di Padar per vedere l’alba, nuotare tra le mante giganti o rilassarsi sulla famosa Pink Beach, sono esperienze che sembrano uscite da un sogno. Flores merita per questo motivo almeno 5-6 giorni, combinando mare e cultura locale. Il viaggio verso questa zona è poi un po’ più lungo, ma lo spettacolo naturale ripaga ogni sforzo.
Sumatra e Kalimantan, l’Indonesia meno turistica
Per cerchi il contatto con la natura più incontaminata, Sumatra e Kalimantan sono le destinazioni ideali. Sumatra, con le sue giungle fitte e i vulcani, è uno dei pochi luoghi al mondo dove è ancora possibile vedere oranghi in libertà, soprattutto nel parco nazionale di Gunung Leuser.
Kalimantan invece, la parte indonesiana del Borneo, è un’altra meta incredibile per escursioni in barca lungo i fiumi, immersi nella foresta pluviale, alla ricerca di fauna endemica e tribù locali. Queste aree richiedono poi più tempo e uno spirito d’avventura, ma sono perfette per viaggiatori esperti o se sei già stato in Indonesia e vuoi scoprire un lato meno turistico e più autentico del Paese.
Combinato isole dell’Indonesia
L’Indonesia è vastissima, e anche se alcune isole sono vicine tra loro, i tempi di spostamento possono essere lunghi. Per questo motivo, ha senso pianificare un itinerario combinato solo se hai a disposizione almeno due settimane. Un ottimo esempio è l’abbinamento Bali–Lombok–Gili, facile da organizzare e perfetto per un mix tra cultura, mare e trekking. Se invece preferisci più cultura e natura, valuta un combinato Bali – Java, oppure se hai più tempo Bali – Lombok – Komodo.
Se infine ami l’avventura e i luoghi poco battuti dal turismo, costruisci un itinerario tra Sumatra, Kalimantan e Flores, lasciando Bali fuori e puntando tutto sull’aspetto naturalistico e meno battuto del Paese.
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In conclusione un viaggio in Indonesia è un’esperienza totalizzante. La varietà di paesaggi, culture, sapori e attività rende ogni giornata diversa e intensa. Ci si può immergere nel silenzio dei templi o nelle acque cristalline, affrontare trekking tra vulcani o perdersi tra le bancarelle di un mercato locale. L’accoglienza del popolo indonesiano, sempre gentile e sorridente, aggiunge poi una dimensione speciale al viaggio.
Che si scelga una sola isola o un itinerario combinato, l’Indonesia regala emozioni autentiche, che restano nel cuore molto più a lungo del tempo trascorso lì.
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