5 motivi per fare un giro del mondo nonostante la pandemia di Covid
0| Aggiornato il 4 Maggio 2022
Ci ricordiamo l’estate scorsa: dovevamo viaggiare in Italia per evitare di propagare il virus. Ormai, le cose sono un po’ cambiate con la vaccinazione, ed è il momento di organizzare delle vacanze all’estero, e perché non fare un giro del mondo?
Hai ancora dei dubbi? Non sai se partire a causa della pandemia di Covid? Stai posticipando il tuo progetto per paura di una nuova ondata o per paura di non poter viaggiare in determinati paesi? Noi di Chapka ci abbiamo pensato e abbiamo trovato 5 motivi per fare il giro del mondo nonostante la pandemia di coronavirus. Dai, li condividiamo con te!
Sarai quasi da solo durante il tuo viaggio!
La crisi di Covid ha ridotto del 73% il numero dei turisti nel mondo nel 2019 e nel 2020. I viaggiatori possono quindi approfittare dei paesaggi e sentirsi soli al mondo. Diciamoci la verità, è più bello viaggiare così, specialmente nei siti che di solito sono molto affollati. Questo può portare a situazioni molto divertenti. Ad esempio, l’11 ottobre scorso, Jesse Katayama, un turista giapponese, si è ritrovato da solo a visitare la famosa città Inca di Machu Picchu in Perù. Gli è stato offerto un tour privato di questo sito dove di solito occorre prenotare il tuo biglietto con settimane di anticipo.
L’incertezza aggiunge pepe al tuo viaggio
Organizzare un giro del mondo può essere emozionante all’inizio, poi però può diventare rapidamente un rompicapo. Iniziamo ad elencare tutti i paesi che vogliamo visitare, poi ci rendiamo conto che non saremo mai in grado di scoprirli tutti visto la durata del viaggio, cerchiamo di trovare il percorso migliore, rispettando le stagioni, il budget… insomma bisogna impegnarsi!
Con la crisi di Covid-19, il numero di paesi accessibili è limitato. Ad esempio, attualmente è impossibile viaggiare in Australia, Cina, Canada o Argentina (informazioni di maggio 2021). Alla fine, dobbiamo tener conto delle condizioni di ingresso ai diversi paesi e ci lasciamo convincere di andare verso altre destinazioni, insomma c’è tanta incertezza e dobbiamo vivere il momento. Non è questa la definizione del viaggio?
Viaggiando, partecipi all’economia del paese
Il turismo è un settore che mantiene molte persone in tutto il mondo. Tuttavia, alcuni paesi sono in grande difficoltà economica a causa della mancanza di turisti. Si stima che da 100 a 150 milioni di posti di lavoro siano a rischio in tutto il mondo a causa della pandemia. Qui non parliamo solo di assistenti di volo e albergatori, ma anche della manodopera che dipende indirettamente dal settore: cuochi e camerieri dei piccoli bar, artigiani, autisti di tuk-tuk, ecc. Se possiamo aiutarli viaggiando, non dovremmo farne a meno, no?
Non devi lasciare il tuo lavoro per viaggiare
Grazie alla democratizzazione dello smartworking, nulla ti impedisce di girare il mondo mantenendo la tua attività professionale. Se sei un freelance, è l’ideale, puoi diventare un vero nomade digitale! Invece, se sei un dipendente e puoi fare dello smartworking al 100%, dovrai trovare l’organizzazione giusta per coniugare lavoro e piacere. Si tratta anche di porsi le domande giuste: posso lavorare con un fuso orario diverso dai dipendenti rimasti in Italia? Dove lavorare ? Con quali strumenti? Dove trovare una connessione Internet?
Viaggerai assicurato con Chapka
Il contesto sanitario internazionale può rappresentare un ostacolo per molte persone che intendono andare in giro per il mondo. A Chapka abbiamo creato un contratto assicurativo ideale per i tuoi soggiorni di più di tre mesi all’estero: la polizza Cap Avventura, in collaborazione con AXA. Puoi sottoscrivere e rinnovare questo contratto dall’estero, le tue spese mediche saranno rimborsate fino a € 200.000 anche se non sei vaccinato e vieni contagiato dal Covid all’estero (massimale di 1 milione di € in USA/Canada). In caso di infortunio grave, Axa organizzerà il tuo rimpatrio.
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