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Trekking al vulcano Acatenango in Guatemala: tutte le info

Se desideri ammirare la potenza del vulcano Fuego eruttare in Guatemala, non perderti l’incredibile trekking al vulcano Acatenango.

Tra le esperienze più emozionanti che si possano vivere in Guatemala, il trekking sul vulcano Acatenango è sicuramente la più straordinaria. Situato vicino alla città coloniale di Antigua, l’Acatenango si erge maestoso fino a 3.976 metri di altitudine e offre uno degli spettacoli più impressionanti del centro America: la vista diretta, ravvicinata e notturna delle eruzioni del vulcano Fuego, che si trova proprio di fronte.

Andiamo quindi a scoprire meglio come strutturare questo trekking, a chi rivolgersi, come prepararsi al meglio e tanto altro.

Vulcano Acatenango

Trekking al vulcano Acatenango in Guatemala

Il vulcano Acatenango è uno stratovulcano inattivo, gemello del vicino e attivissimo vulcano Fuego. I due infatti sono separati solo da pochi chilometri ma distinti per la loro attività. Mentre l’Acatenango è dormiente da decenni, il Fuego erutta costantemente, circa ogni 15/30 minuti, lanciando lapilli incandescenti e fumo in un cielo spesso limpido e stellato.

Ed è proprio per questa vista così surreale e magica a rendere il trekking sul vulcano Acatenango così popolare tra i viaggiatori avventurosi.

Quando fare il trekking sul vulcano Acatenango

Il periodo migliore per affrontare l’escursione al vulcano Acatenango va da novembre ad aprile, ovvero durante la stagione secca del Guatemala. In questi mesi infatti, le probabilità di avere cieli limpidi sono maggiori, garantendo la spettacolarità dell’esperienza. Ricordati però che le temperature scendono comunque sotto lo zero durante la notte, quindi è importante essere ben preparati.

Invece durante la stagione delle piogge, tra maggio e ottobre, i sentieri possono essere fangosi e le nuvole spesso coprono la vista, rendendo quindi il trekking più faticoso e meno panoramico.

Come si svolge il trekking di due giorni e una notte

Trekking al vulcano Acatenango in Guatemala

Il trekking sull’Acatenango è generalmente strutturato in due giorni. Il primo giorno inizia di buon mattino con il trasferimento dall’hotel al villaggio di La Soledad, punto di partenza del sentiero. La salita prende poi dalle 6 alle 7 ore a seconda del passo del gruppo e delle condizioni meteo. Il percorso inoltre attraversa vari ecosistemi, dalle coltivazioni agricole alle foreste di conifere, fino a paesaggi vulcanici brulli e rocciosi man mano che si sale di quota.

Dopo quindi ore di salita si raggiunge il campo base, situato a circa 3.600 metri di altitudine. Da qui, inizia la parte più magica dell’esperienza: davanti agli occhi si apre la vista del vulcano Fuego che, con una frequenza di 15-30 minuti, erutta lanciando lava e cenere nel cielo notturno. Il campo base è poi posizionato strategicamente per osservare questo spettacolo in sicurezza e a una distanza tale da percepire il fragore delle esplosioni, senza essere in pericolo.

Trascorrere quindi la serata e la notte davanti a questo scenario, scaldandosi vicino al fuoco con una bevanda calda in mano, è qualcosa che lascia il segno, nonostante il freddo e il gelo.

Per chi vuole infine raggiungere la cima dell’Acatenango, a 3.976 metri, la sveglia suona verso le 3.30/4 del mattino, per affrontare l’ultima parte del trekking, anche se non tutti se la sentono. Si tratta infatti di una sezione davvero ripida e impegnativa di circa un’ora e mezza/due, che metterà a dura prova la tua mente e il tuo corpo. Ma essere in vetta per ammirare l’alba che illumina il Guatemala, con il Fuego ancora in eruzione di fronte e la vista che spazia fino al Pacifico, è una ricompensa impagabile. Dopo la discesa al campo base e una colazione veloce, si rientra infine a valle, concludendo il trekking verso l’ora di pranzo.

Cosa aspettarsi e come prepararsi

Trekking al vulcano Acatenango in Guatemala

Il trekking sull’Acatenango non è da sottovalutare: si tratta di un’escursione faticosa, che richiede una buona condizione fisica, resistenza e capacità di adattamento. L’altitudine può farsi sentire con affaticamento, fiato corto e mal di testa e non sottovalutare il freddo pungente di notte in cui si scende sotto lo zero.

Fai quindi in modo di acclimatare il tuo corpo all’altitudine prima di affrontare questo trekking, restando qualche giorno ad Antigua. Vestiti poi a strati: durante la salita si suda facilmente, ma al campo base e in vetta, le temperature sono molto basse. Sono per questo indispensabili un buon paio di scarponi da trekking, guanti, cappello, giacca impermeabile e abiti termici. Una torcia frontale è poi fondamentale per la salita notturna alla vetta, così come acqua, snack energetici e magari un bastone da trekking, per aiutarsi nei tratti più ripidi.

Ricordati però che il peso sarà tutto sulle tue spalle, quindi pensa accuratamente a cosa portare e cosa non, perché caricarlo troppo inciderà sul tuo passo e il tuo grado di resistenza.

Se ami invece la storia e la cultura del centro America, non perderti questo articolo sui siti maya in Messico!

Come organizzare il trekking sul vulcano Acatenango

Avere un’agenzia fidata alla quale appoggiarti è fondamentale, e ad Antigua troverai tantissimi tour. Scegli però con cura e analizza ciò che è compreso e cosa no, il grado di preparazione delle guide, e le recensioni che hanno. 

I migliori tour infatti includono tutto il necessario per affrontare l’esperienza senza pensieri. In genere, un buon pacchetto comprende:

  • Una guida esperta e professionale, che conosce bene i sentieri, l’altitudine e il comportamento del Fuego, garantendo sicurezza e assistenza durante tutto il percorso.
  • Prelievo e rientro in hotel, facilitando la logistica soprattutto per chi ha poco tempo.
  • Equipaggiamento da campeggio: tenda, materasso e sacco a pelo adatti alle temperature di alta quota.
  • Pasti completi: colazione, pranzo, cena e bevande calde come tè e cioccolata, essenziali per recuperare le energie e scaldarsi durante la notte.

Ovviamente ancora prima di partire per un viaggio in Guatemala, non dimenticare di fare un’assicurazione medica che ti protegga in caso di problemi. La sanità in Centro America non è delle migliori, e se dovesse succedere qualcosa, è bene avere il meglio delle cure. Scegli quindi la Cap Assistenza di Chapka, la nostra best-seller quando si tratta di viaggi. 

Per tutte le altre info invece su requisiti d’ingresso, vaccini etc, ti consigliamo di controllare il sito della Farnesina.

Il fascino del Fuego: il vero protagonista dell’escursione

Il vero motivo per cui migliaia di persone ogni anno decidono di salire sull’Acatenango, non è solo per la sfida fisica o la bellezza del paesaggio, ma per assistere dal vivo e da vicino alle eruzioni del vulcano Fuego. Vederlo esplodere nel buio, con fiammate arancioni che illuminano il cielo e il suono sordo delle esplosioni che rimbomba nella valle, è un’esperienza che rimane impressa per sempre e che vale ogni goccia di sudore.

Non serve essere esperti di geologia per percepire la forza della natura in quel momento. È uno spettacolo tanto maestoso quanto ipnotico, e viverlo dalla cima di un altro vulcano lo rende ancora più surreale. Se quindi ami l’avventura, i paesaggi estremi e le emozioni forti, non puoi perdere questa esperienza, sarà tra le più indimenticabili che potrai vivere in America Latina.

Dopo il Guatemala vuoi continuare il tuo viaggio in America? Allora leggi questo articolo sulla Panamericana!

Che tu sia un viaggiatore solitario, una coppia o gruppi di amici, questa avventura regalerà un senso di conquista e di meraviglia difficile da spiegare. 

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