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Il blog di viaggio di Chapka

11 cose da fare a Varanasi

Grazie a Giada e Stefano per averci svelato le 11 cose da fare assolutamente a Varanasi!

“Varanasi è più antica della storia, più antica della tradizione, più antica persino della leggenda, e sembra due volte più antica di tutte queste cose messe insieme” – Mark Twain

Varanasi, detta anche Kashi o Banaras, è la più sacra delle sette città sacre dell’Induismo – nonché una delle città più antiche del mondo – e fra queste è la sola ad aver conservato la sua vocazione originale di città sacra, centro di studi religiosi e meta di pellegrinaggio per milioni di persone.

A nostro avviso, visitare Varanasi non significa vedere quante più cose possibili, ma piuttosto immergersi nella sua atmosfera mistica, spesso surreale, lasciandosi stupire da tutto ciò che la rende così speciale e ambita; non solo dai turisti stranieri ma anche dagli indiani stessi.

Il nostro consiglio quindi è quello di godersela in maniera lenta e introspettiva, senza cercare di accumulare cose su cose da vedere, ma piuttosto soffermandosi sulle esperienze stesse, concedendosi il tempo necessario ad assimilare e metabolizzare ciò che ciascuna di esse ha in serbo per noi.

A proposito di esperienze, eccone alcune che per noi sono imperdibili!

1) Passeggiare sui ghat

Partendo da Assi ghat (“assi” in hindi significa “ottanta”, e Assi ghat è infatti l’ottantesimo e ultimo ghat di Varanasi) arrivando quanto più in là possibile, spingendosi, se ne avrai voglia, fino al più antico e settentrionale dei ghat, Adi Keshav.

Ti chiederai: “tutto qui?”. La risposta è “si!”.

I ghat di Varanasi sono tra i luoghi più stimolanti e pieni di vita di questa città, dove potrai vedere la quotidianità dei suoi abitanti impegnati nelle attività più disparate, come fare il bagno nel Gange, stendere il bucato a terra – o su qualsiasi supporto disponibile! -, assistere alle cremazioni (e su questo punto torneremo dopo) o a uno degli innumerevoli rituali che ogni giorno si svolgono sulla sponda del fiume.

Insomma, passeggiare sui ghat è un concentrato di esperienze, visioni ed epifanie abbaglianti, e se ne avrai tempo e voglia ti consigliamo anche di dedicare qualche minuto per goderti una bella tazza di chai bollente seduto sui ghat, senza fare niente ma semplicemente contemplando ciò che ti circonda!

2) Assistere a una cremazione

Per gli indù, morire a Varanasi significa ottenere automaticamente la moksha, ovvero la liberazione dal ciclo delle rinascite.

È un’esperienza molto forte, che magari non tutti si sentono di fare, e sicuramente ti capiterà di vederne una – o più di una – in quanto a Varanasi le cremazioni vengono fatte sui ghat per tutto il giorno e tutta la notte.

Ci sono due crematori dove potrai assistervi: quello di Harischandra ghat, più a Sud e più piccolo, e quello di Manikarnika ghat, più a Nord e molto più grande, dove vengono cremati circa 300 corpi al giorno. Oltre alla vista, anche l’olfatto sarà totalmente coinvolto in questa esperienza.

Qualora decidessi di assistere a una cremazione, è molto importante che tu sappia che è assolutamente vietato fare foto, in quanto considerato – giustamente – un gesto molto irrispettoso.

Se vuoi fotografare o filmare questo rituale potrai farlo dalla barca, ma solo a debita distanza.

A nostro avviso, il momento più bello per assistere a una cremazione è il tramonto, quando i fuochi delle pire si stagliano contro il cielo che pian piano imbrunisce.

3) Perdersi fra i vicoli della città vecchia

La città vecchia di Varanasi è un vero e proprio labirinto di vicoli in cui è facilissimo perdere l’orientamento, ma non temere!

Basta ricordare che il Gange è a Est e, se perdi l’orientamento, puoi chiedere a chiunque di indirizzarti verso il fiume: da lì sarà facilissimo raccapezzarsi!

Il nostro consiglio è quello di non pensare troppo a dove stai andando e lasciarti guidare dall’istinto. Ogni vicolo nasconde dei bellissimi tempietti dedicati alle divinità più disparate, coloratissimi dipinti sui muri, case fatiscenti che spesso, al loro interno, nascondono dei templi secolari che potrai visitare lasciando una piccola mancia ai piedi della divinità.

Inoltre, se ti troverai nei vicoli a ridosso di uno dei crematori, molto probabilmente assisterai anche a delle processioni funebri dove il defunto è trasportato su una lettiga di bambù e i presenti cantano il mantra della salvezza “Ram naam satiya hai!” (il nome di Rama è verità).

4) Fare un giro in barca a remi

Un grande classico che vale davvero la pena di fare! Dalla barca potrai vedere tutta la frenesia dei ghat di Varanasi ma, allo stesso tempo, goderti un po’ di pace e tranquillità lontano dalla calca!

Dicono che i momenti migliori siano l’alba e il tramonto; noi (ci vergogniamo a dirlo!) non lo abbiamo mai fatto all’alba, ma a giudicare dalle varie foto che abbiamo visto merita davvero!

Al tramonto possiamo confermare che è molto suggestivo, così come lo è anche di sera quando i ghat sono completamente illuminati dalle luci colorate che si stagliano lungo i profili dei palazzi secolari.

Un consiglio che vogliamo darti è quello di non assistere alla Ganga Aarti (che spiegheremo nel prossimo punto) dalla barca: a quell’ora c’è una gran calca e si rischia, piuttosto che assistere al rituale, di ritrovarsi dietro a tante teste seguite da schermi di cellulari che provano a fare riprese!

Occhio alle truffe: un giro in barca costa circa 150/200 rupie a persona, ma non appena vedono un turista provano a chiedere molto di più, anche 500 o 600 rupie.

Durante la stagione dei monsoni, quando il livello del fiume è molto alto, i giri in barca a remi vengono sospesi e sostituiti con quelli con le barche a motore; a nostro avviso non sono altrettanto poetici a causa del gran baccano che fa il motore e della velocità del mezzo – e c’è anche una differenza di prezzo sostanziale

5) Assistere alla Ganga Aarti

Si tratta della cerimonia di offerta del fuoco che si tiene ogni sera in onore di Maa Ganga in diversi ghat.

Inizialmente si teneva soltanto nel ghat centrale di Dashashwamed, ma ad oggi anche in molti altri ghat sono stati allestiti dei palchetti, più piccoli ma comunque non meno affascinanti, dove si tiene lo stesso rituale.

Consiglio: se vuoi assistere alla Ganga Aarti di Dashashwamed ghat ti consigliamo di andare almeno un’ora prima per cercare di accaparrarti un buon posto nelle file davanti, perché c’è sempre tanta folla.

Personalmente preferiamo la Ganga Aarti di Tulsi Ghat, molto piccola ma decisamente più intima e meno affollata, e quella di Assi ghat, dove in realtà se ne tengono addirittura due diverse a pochi metri di distanza l’una dall’altra.

6) Fare yoga

Probabilmente non è un’attività che interessa a tutti, ma se ti piace (o se vuoi provare!) lo yoga, Varanasi è la città perfetta per praticarlo.

Ci sono moltissime shala, sia nascoste nei vicoli della città vecchia sia a ridosso del Gange; te ne consigliamo una che abbiamo provato personalmente e che hanno provato anche alcune nostre compagne di viaggio – si chiama Siddharta Yoga Centre, a Mansarowar ghat.

L’insegnante è molto bravo e la vista è impagabile!

Non conosciamo altri centri in quanto non pratichiamo yoga, ma cercando su internet se ne trovano tantissimi.

7) Provare lo street food del Kashi Chaat Bhandar

Un piccolo ristorantino a due piani sempre pieno di gente, che serve diverse pietanze di street food indiano, tra cui aloo chaat, aloo tikki, dahi puri, samosa chaat, eccetera.

Nota dolente: è piccantissimo!

8) Il Blue Lassi Shop

Per rimanere in tema street food, a Varanasi è d’obbligo fare una tappa al Blue Lassi Shop, vicino a Manikarnika ghat, dove servono uno dei lassi più buoni della città in tantissime varianti diverse.

Il lassi è una specie di yogurt ottenuto zangolando acqua, latte e zucchero, ma può avere ingredienti e consistenze diverse in base alla zona dell’India in cui viene preparato; qui aggiungono anche pezzi di frutta freschi, sia frullati dentro che come topping. Il nostro preferito è quello con banana e cocco!

9) Fare shopping nelle librerie.

A Varanasi ci sono moltissime librerie che vendono testi introvabili in molti altri posti dell’India. Non mancano libri sulle filosofie orientali, sullo yoga, la meditazione, l’ayurveda, eccetera.

La nostra libreria preferita in assoluto è la Pilgrim Book House, poco fuori dalla città vecchia, una delle più fornite e belle in cui siamo mai stati.

Un’altra libreria fornitissima che ti consigliamo di visitare è la Harmony bookshop, ad Assi ghat, il proprietario è molto preparato e bravissimo a dare consigli.

10) Fare shopping di seta!

La seta di Varanasi è fra le più pregiate e ricercate in India, specialmente per quanto riguarda i famosi Banarasi saree, interamente tessuti a mano (a seconda della complessità del motivo possono volerci fino a 6 mesi per completarne uno!) e ambitissimi da ogni donna indiana!

Oltre ai saree in seta è ovviamente possibile trovare anche altri articoli, come ad esempio dei foulard. Occhio però alle truffe! Se hai intenzione di acquistare un articolo in seta chiedi al proprietario del negozio di bruciare una piccola fibra: se si scioglierà come fosse plastica e avrà un odore “chimico”, vuol dire che ti stanno fregando!

Per acquistare foulard, saree e altri capi di vera seta, ti consigliamo la Mehrotra Silk Factory, situata nei vicoli della città vecchia a ridosso di Lal ghat.

11) Assistere a un concerto di musica classica indiana in una delle numerose music hall della città.

Solitamente i programmi si trovano affissi sui muri dei vicoli della città vecchia. Il costo di un concerto si aggira intorno alle 200/300 rupie a persona. Qui potrai sentire le melodie dei raga indiani, suonate da strumenti come il sitar, il bansuri (flauto traverso di bambù), il sarod e il sarangi, sempre accompagnati dalle tabla, le tipiche percussioni della musica classica hindustani.

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